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L’ultimo week end di ottobre era di solito il periodo in cui si svolgeva il nostro trofeo Montestella.
Quest’anno, vista anche la cancellazione della gara, approfittando di trovarmi da quelle parti in visita amici, ho deciso di buon grado di partecipare alla gara in oggetto giunta alla sua 4^ edizione,
Partenza alle 9.30 dalla cittadina termale di Acquasanta ed arrivo nella splendida piazza Arringo di Ascoli attraverso l’antica via Salaria.
Il percorso, parzialmente chiuso al traffico, si è snodato attraversato l’ abitato di Ponte D’Arli con il suo bel ponte romanico e successivamente quello di Mozzano, con le sue antiche sorgenti saline fino a raggiungere il meraviglioso centro storico di Ascoli Piceno, entrando per Porta Romana, sfiorando l’antico Teatro Romano per arrivare a Piazza Arringo.
Il dislivello particolarmente favorevole (partenza dai 400m di Acquasanta arrivo ai 100m circa di Ascoli) era adatto ad effettuare prestazioni cronometriche significative.
Veniamo ora ad un breve racconto delle mie sensazioni in gara.
Il clima fresco ma non freddo e le invitanti discese iniziali mi hanno illuso di affrontare una gara particolarmente facile.
Sono partito quindi senza guardare l’orologio ma lasciando andare le gambe senza freni, infatti passo ai primi 10km con un tempo di 44’ che rappresenta uno dei miei migliori tempi sulla distanza.
Dopodiché, passata la metà gara, qualche piccola salita e la stanchezza (la domenica precedente avevo dato tutto alla Corribicocca) hanno bussato alla porta !! D’altronde l’età di fa sentire proprio in questo modo, recuperi più lunghi, stanchezza che arriva più in fretta !!
Avevo l’obiettivo di chiudere almeno in 1.40 e, dalle proiezioni a metà gara (il virtual pacer del garmin molto utile), avevo 3 minuti di vantaggio.
Dopo è iniziata la sofferenza, ma sono riuscito a limitare i danni usando molto la testa e pensando alle ricche libagioni che mi aspettavano all’arrivo …..
Chiusura di tutta soddisfazione col tempo ufficiale di 1.38.27.
Erano anni che non scendevo sotto l’1.40, pur non illudendomi perché il percorso era favorevole come sopra detto, però è sempre una bella soddisfazione.
Prima di chiudere vorrei fare un breve cenno alle ricchezze naturalistiche del posto, a parte la bellezza del centro storico della città Ducale, è stato bello rivedere in costruzione le zone colpite dal sisma del 2016 come Arquata del Tronto e tutto il circondario (parliamo di Amatrice, Pescara del Tronto, Spelonga ecc).
Un saluto quindi dal Monte Vettore (il più alto dei monti Sibillini con oltre 2.400m) e arrivederci a presto per le nostre strade milanesi !!!